villa frida

Palazzo del XIX secolo, luogo di spunto per conversazioni su storia, arte, scienza e idee tra due secoli.


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L’ARMA DEL DELITTO.

DALL’ONORE DELLE ARMI ALL’USO DEI DRONI

spade e guantone duello cavallotti-Macola

SPADE E GUANTONE UTILIZZATI NEL DUELLO CAVALLOTTI – MACOLA.
 LA SECONDA SCIABOLA DA DESTRA, CON LA PUNTA RITORTA, PROVOCÒ LA MORTE DI CAVALLOTTI
Le armi del delitto si trovano al Museo Criminologico di Roma; nel sito web del museo si può leggere la descrizione del duello.Museo criminologico, via del Gonfalone 29, RomaChi erano i contendenti?
Nato nel 1842, il deputato Felice Cavallotti iniziò l’attività parlamentare nel 1873 e la porto’ avanti per ben venticinque anni. Dal 1885 raggiunse una vastissima popolarità politica, amplificata anche dai numerosi duelli che affrontava a causa degli attacchi che rivolgeva ai suoi avversari.  A porre fine alla carriera e alla sua vita intervenne un nuovo duello, il trentatreesimo della sua vita. A provocarlo fu il direttore del Gazzettino di Venezia, Ferruccio Macola, in precedenza grande ammiratore di Cavallotti.
Il deputato Ferruccio Macola si scontrò ripetutamente con l’antico amico, accusandolo, dalle pagine del Gazzettino, di assumere atteggiamenti politici ambigui. Entrambi determinati a rifiutare ogni ipotesi di rappacificazione, i due accettarono di sfidarsi a duello.
I padrini di Macola pretesero che il duello dovesse combattersi con le spade e con l’uso del guantone. Cavallotti partiva svantaggiato rispetto all’avversario, che era di vent’anni più giovane, più alto di statura e molto più esperto nel maneggiare la spada. Nonostante l’opposizione dei padrini di Cavallotti, prevalse la proposta dello sfidato, Macola. Il duello si svolse fuori porta, nella villa della contessa Cellere, nel primo pomeriggio del 6 marzo 1898. Lo scontro durò pochi minuti, Macola si difendeva bene, a braccio teso, protetto dal guantone di cuoio, dagli affondi dello sfidante. Al terzo assalto, Cavallotti fu ferito alla bocca dalla punta della spada dell’avversario. L’arma penetrò nello spazio degli incisivi, persi da Cavallotti in un precedente duello, recidendogli la carotide. Egli ebbe solo il tempo di dire: “Cosa ghè?”. Un fiotto di sangue sgorgò dalle labbra e, dopo pochi minuti, morì.
(Rielaborazione personale del testo presente al Museo Criminologico di Roma)DUELLO A VILLA CELLERE A ROMA TRA MACOLA E CAVALLOTTIDa un articolo di  Focus.it : “In guardia! Ti sfidiamo….a duello.”:   Nell’800 la cronaca pullulava di duelli politici ben più pericolosi dei battibecchi che siamo abituati a vedere a Porta a porta. Basti pensare a Felice Cavallotti, deputato socialista e acerrimo nemico dell’ex presidente del Consiglio Crispi, che morì nel 1898 per mano, armata di sciabola, di un parlamentare di parte governativa, il conte Ferruccio Macola: il duello fu combattuto a condizioni durissime a causa della gravità delle offese che i due si erano scambiati.
Ma la consuetudine di risolvere sul filo di una lama le questioni pubbliche e private ha origini molto più antiche. «Anche se va detto che il duello d’onore non è stato materialmente inventato da nessuno: è piuttosto l’espressione di un certo tipo di società, animata dall’antica etica cavalleresca e feudale che resistette in Europa per almeno mezzo millennio» precisa Cavina.

Oggi l’etica cavalleresca con le regole scritte alle quali dovevano sottostare gli sfidanti è stata sostituita dall’impersonalità del combattimento con l’uso dei robot.

Qual è oggi l’arma del delitto? Si chiama PREDATOR.
Si tratta di un drone che ha fatto il suo esordio durante la guerra in Bosnia a metà degli anni novanta, in dotazione alle forze armate USA.  Negli anni seguenti l’11 settembre 2001, i droni sono diventati un elemento  centrale della strategia americana, ma anche di diversi altri paesi. Hanno affiancato le truppe USA in Libia, Afghanistan, Iraq e non solo. Il libro “I robot ci guardano” di N.Nosengo riporta i dati tratti dal Washington Post e dal Bureau of Investigative Journalisme riguardanti le persone uccise con l’uso di droni.

Predator-Drone-predatorPredator

 

 

L’effetto più profondo del crescente uso militare dei droni è quella “deumanizzazione” della guerra di cui hanno parlato, in molte interviste, gli stessi piloti che li manovrano.
La distanza dal bersaglio dei propri attacchi, ridotto a poco più di una figurina che si muove su uno schermo come il personaggio di un videogioco, e la totale assenza di rischio personale per chi combatte usando un drone, trasformano di fatto la guerra in qualcosa di completamente diverso da quello che è stato in passato: rimane sempre una tragedia, in cui il rischio di perdere la propria vita costringeva quanto meno a considerare che cosa comporti sopprimerne un’altra. ” tratto da “I robot ci guardano” di N.Nosengo

La morte di Felice Cavallotti procurò al conte Ferruccio Macola rimorsi, ripercussioni sulla sua carriera politica. “Morfina ed alcol erano ormai diventate il rifugio delle sue amarezze………” .
Pose fine alle sue sofferenze sparandosi due colpi alla tempia destra il 18 agosto 1910.

Il processo evolutivo del nostro cervello non può essere stato così rapido da portare, nel giro di un secolo, ad un cambiamento tale da farci rimanere impassibili di fronte alla uccisione di umani. Tuttavia la spersonalizzazione messa in atto quando ci troviamo di fronte ad uno schermo, anche televisivo, rende le azioni vicine a volte a sogni, altre  volte a giochi; ed  è  così che l’individuo si “salva” dall’effetto negativo che su di lui potrebbe avere la sua decisione.
Basta premere invio.